Se vi chiedessimo di ricordare il momento esatto in cui la vostra vita ha fatto una curva che vi ha portato sullo scosceso sentiero della perdizione, riuscireste a ritrovarlo? Quel momento alla “Sliding Doors” che vi ha portato ad imboccare ancora inconsapevolmente una strada che si rivelerà pericolosa, eccitante, immorale e potenzialmente foriera di disastri, lacrime e sofferenza per voi e per le persone che vi stanno intorno. Una strada che però vi farà sentire vivi, vi scuoterà dal torpore e vi terrà sulla corda, eccitante, travolgente, una droga che vi farà toccare le stelle, accelerare il battito, sentire invincibili, che una volta provata vi renderà totalmente dipendenti. Lo avreste ben chiaro nella mente?
Quello di cui andremo a raccontarvi non ha nulla a che vedere con la classica crisi matrimoniale dettata dalla noia, dall’abitudine, dallo spegnersi della passione. Quello che andremo a raccontarvi è come due sconosciuti il cui destino si intreccia ineluttabile non abbiano avuto alcuna possibilità di scelta, se non quella di assecondarlo, seguendo quel sentiero ovunque esso porti, qualunque conseguenza questo implichi, travolgendo tutto e tutti, modificando inesorabilmente le vite su cui si abbatte, mentre gli Dei restano ad osservare, perfidamente compiaciuti delle loro trame intessute alle spalle degli uomini, ignari burattini del Fato.
Volete chiamarlo amore? Volete chiamarlo lussuria, perversione? Volete chiamarlo semplicemente “chimica”? Dategli il nome che più vi fa stare in pace con voi stessi, ma aspettate di arrivare alla fine di questa storia per decidere, e giudicare. Perché quel preciso istante in cui sul tavolo verde la stecca colpisce il pallino bianco che inizia a muoversi inesorabile verso la sponda, e senza respirare attendi il momento in cui andrà a cozzare contro le biglie che rotoleranno placidamente nella loro buca: quel movimento sembra voluto dal caso ma, a ben pensarci col senno di poi, ogni scelta piccola o grande della nostra vita, in realtà, è frutto del caso, o di un calcolo preciso dell’angolo di tiro? Se aveste saputo in quel preciso istante quale sarebbe stata la destinazione finale di quel pallino, l’avreste colpito comunque? Prima di puntare il vostro dito giudicante, riflettete: direste davvero “di quell’acqua non berrei?”
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