CATFISH – il filo rosso

Ho smesso di parlarne.

Ho smesso di rileggere le email, guardare le fotografie, di ascoltare le canzoni.

Ho smesso di cercare un senso.

A distanza di due mesi però non ho ancora smesso di sentire quel dolore.

La verità è che non posso sopportare il fatto che lui non esista. E che quel maledetto filo rosso sia semplicemente legato a un sasso che è stato gettato in un abisso che mi vuole trascinare giù.

No, non lui. Un uomo come lui. L’incastro perfetto delle favole, quello con pregi e difetti che combaciano perfettamente con i tuoi. Quello con cui puoi essere te stessa, con i momenti di stupidera e con i momenti blu. Quello che ti legge dentro e non ha bisogno che gli spieghi il perché delle tue follie, perchè lui lo sa.

Ecco, quello che fa male. Mi ha strappato via la speranza che da qualche parte un uomo così esista davvero.

Mi ha fatto capire che l’unica cosa che può tenere legate due persone è l’impegno che mettono nel prendersi cura di quel filo rosso. E io non ne ho più voglia, davvero.

E pensare di poter iniziare con qualcuno una relazione su queste basi mi fa solo voglia di prendermi un cane. Almeno loro non hanno bisogno di trucchi per amare e farsi amare.

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