CATFISH – Frammenti di vetro

Ci sono sensazioni che rimangono, nonostante il tempo e gli sforzi fatti per scrollarsele di dosso, attaccate alla pelle, rannicchiate sul fondo dello stomaco, rosicchiano, sdruciscono.

Ci sono fantasmi di sentimenti passati, di emozioni mai sopite, che si affacciano ogni tanto prima di essere ricacciati nel fondo della coscienza.

E lui è lì, nascosto dalla coperta delle sue mille identità fittizie. E scrive.

 

Scrive di me, di noi.

 

E io ci provo a non andare a leggere, ho tentato di strapparmi via da lì cancellando le mie tracce… ma sento tirare il filo, e torno, di nuovo, lì.

 

Inquietudine. Esattamente come un herpes, che si ripresenta ogni volta che le difese immunitarie si allentano. Proprio come ha ben descritto lui.

 

Lui, che mi fa sapere che mi vede… che mi sente. Che mi legge.

 

E, incredibile sincronicità (è forse entanglement, o magari un semplice e prosaico confirmation bias)… mi ritrovo a leggere su instagram una lettera attribuita a Charles Bukowski… ormai le citazioni di Bukowski son pari a quelle di Jim Morrison negli anni ’90 quando i social non esistevano e scrivevamo le poesie sui diari…

 

La “lettera a Sofia”:

 “Cara Sofia,

Sto amando un’altra donna e la sto amando con tutta quella serenità che tu non mi hai mai concesso, ora capisco che l’amore è questo, mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte. Lei è bellissima e coerente, la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei descrivertela, a te quest’incantesimo non è mai riuscito. Sto bene, lei ha preso in mano la mia vita e la mia testa e ha fatto combaciare ogni cosa, ha dato un senso e un ordine alla mia casa, è stata il posto in cui mi sono salvato. Ci sono giorni di sole e tutti mi dicono che sono una persona nuova e anche io mi sento come se potessi mangiare le nuvole. Esco prima dal lavoro perché a volte mi manca troppo e ho bisogno di vederla, ci vediamo tutti i giorni ma solo quando sono con lei non penso a niente e credo di poter salvare il mondo quindi capiscimi perché ogni volta corro per abbracciarla il prima possibile. 

Non ti amo più e non mi ami più ma io ti scrivo perché quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma tu resti l’amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi lo abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l’amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell’attimo c’è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell’attimo c’è sempre perché tu sei l’amore della mia vita, l’incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare. Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre l’amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso di amarti molto tempo fa.”

 

 

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