CATFISH: come tutto è iniziato

Ho sempre avuto la passione per la scrittura. Per diversi anni ho frequentato un sito di racconti erotici su cui, oltre a pubblicare racconti miei, leggevo volentieri quelli di altri autori e autrici con cui scambiavo commenti e chiacchiere negli spazi dedicati sotto i racconti. Si era formata una bella community affiatata, e non era affatto inusuale che con alcuni si passasse allo scambio di email per chiacchierare poi in privato, o elaborare racconti scritti a quattro mani, o addirittura progetti di gruppo.

Fu proprio al termine di uno di questi esperimenti di scrittura di gruppo che iniziò a pubblicare racconti un nuovo autore: il suo nickname era Samael.

Il suo modo di scrivere era così affascinante, e ha conquistato subito tutti: sempre gentile con le ragazze, e goliardico con i ragazzi ma senza mai trascendere nella volgarità. Si è inserito nella community presentandosi in maniera pulita e portando con sé la normalità della sua vita quotidiana: una moglie di cui era innamoratissimo, una figlia splendida e la notizia di un nuovo prossimo arrivo ad allargare la famiglia.

Come tutte le community virtuali, non mancavano i battibecchi, e lui mi colpì per il suo modo di gestire certi personaggi che nascondendosi dietro l’anonimato pensano di poter insultare la gente solo perché in un sito erotico si parla di sesso liberamente. Non ho mai sopportato i leoni da tastiera, e quel sito ne è pieno, proprio a causa dell’argomento di cui tratta, quindi sono sempre stata piuttosto incline a non lasciar passare certe affermazioni misogine senza reagire. E Samael si è sempre schierato al mio fianco nel cercare di allontanare questi elementi di disturbo.

Scambiarci le email e iniziare a parlare in privato fu un passaggio naturale. Ci scrivevamo ogni giorno, prima solo per email, poi passammo alla chat istantanea.

Fu proprio mentre parlavamo in privato di certi elementi presenti sul sito che mi mandò la sua prima fotografia:

Fonte: Instagram @mattpassmore11

Guarda se non ti sembra troppo  . ti mando la foto che inizialmente volevo usare per Samael.

Non perchè sia presente la mia persona ( che nemmeno si vede , cioè potrebbe essere chiunque ) ma più per la posa.

Ero certo che mi sarei ritrovato ad avere a che fare con persone come Verificatore e la posa del “surfista sul fango” mi sembrava la migliore con cui presentarmi !

Poi ho deciso di usarne un’altra. 

Però la filosofia è quella . Non c’è fango che possano buttarmi  che mi sporchi niente di più che le suole delle scarpe!!

Gli proposi di editare i suoi racconti, che trovavo davvero belli ma mi facevano sanguinare gli occhi per tutti i refusi e i piccoli errori dovuti alla sua scrittura di getto, lui non era solito revisionare ciò che scriveva prima di pubblicare, e a me non costava molta fatica, avendo poi il piacere di sapere in anteprima cosa avrebbe pubblicato. Da lì iniziò il nostro “sodalizio artistico”.

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