Se cade il mondo… allora ci spostiamo

 “Dai! Organizziamo! Pizza, birretta e scarpe comode!”

 

 

Mio cognato, pur con tutti i suoi difetti, ha davvero un cuore buono, e le sta pensando proprio tutte per distrarmi dai miei pensieri. Ora ha deciso di portarmi fuori, una bella pizzata in famiglia, e poi in piazza hanno organizzato un concerto dei Ricchi e Poveri! Una cosa a cui non posso proprio dire di no.

 

Età media: 75 anni… i pochi giovani di cui incrociamo gli sguardi sembrano quasi giustificarsi dicendo “è solo un modo per fare qualcosa di diverso, dopo tanto tempo chiusi in casa…”.

 

Siamo seduti rigorosamente distanziati nella grande piazza sul nuovo lungomare, la brezza frizzante di inizio ottobre porta dal mare un certo frescolino e la giacca di pelle rosa cipria che ho deciso di indossare risulta indubbiamente piacevole.

 

Mia sorella è elettrizzata come Licia al concerto dei Beehive: non vede l’ora di cantare e squarciagola tutte le canzoni che conosciamo a memoria da quando eravamo bambine… Mia nipote invece ci guarda con aria di sufficienza… ha già messo in conto che per lei saremo una grande fonte di imbarazzo! Eppure… non ha declinato l’invito, ha preferito la compagnia di noi vecchietti al solito giro con le amiche. “Alle brutte” ha sentenziato “scappo col cane dall’altra parte della piazza!”.

 

Sorrido… loro non sanno perché. Tu sei qui con me. Rimpicciolito nel mio taschino, invisibile a chiunque fuorché a me. Ti sento, aspetti insieme a me quella canzone…

 

Quella scintilla di follia che ci ha unito, fatto ridere come matti e ci ha fatto emozionare oltre ogni logica…

 

Perché possiamo fare i fighi quanto vogliamo dedicandoci le canzoni più belle e famose del panorama internazionale… quello son buoni tutti a farlo. Ma dedicarmi una canzone dei Ricchi e Poveri “in un momento di pathos emotivo”… potevi farlo solo tu. E per questo “Sarà perché ti amo” per me rimarrà sempre la nostra canzone.

 

La canzone che mi riporta lassù, su quella scogliera davanti al faro di Capo Caccia, dove torno sempre col pensiero ogni volta che tutto mi sembra così soffocante, e faccio quel respiro che mi ricorda che “se cade il mondo, noi ci spostiamo”.

 

E ora quel respiro abbiamo proprio bisogno di farlo!

 

Chiudo gli occhi… nella mia mente siamo già mano nella mano, e insieme corriamo lungo quel sentiero… verso quel muretto, davanti a quel mare che sembra infinito.

 

“Quanto sei disposta a fidarti?” le tue parole mi risuonano nella mente… ora, come allora, la mia risposta è: “completamente”.

 

Ed eccola… la canzone che aspettavo! 

 

È così bello

Che non mi sembra vero

Se il mondo è matto

Che cosa c’è di strano

Matto per matto

Almeno noi ci amiamo…

 

La canto, a perdifiato, e rido, rido perché sono viva, sono intera e non mi manca niente per essere “me”, qualunque cosa significhi lo scoprirò col tempo.

 

– È un incantesimo?

– Credo proprio di si

– Allora spero che non finisca…

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